Il sigillo di Enrico IV di Tiziana Silvestrin
Buongiorno, oggi vi parlo del terzo libro della saga dedicata ai Gonzaga: Il sigillo di Enrico IV di Tiziana Silvestrin, edito Scrittura & Scritture.
Autore: Tiziana Silvestrin
Editore: Scrittura & Scritture
Genere: Romanzo storico
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2017
A Mantova è aria di Pasqua e in quel 1596 i riti e le processioni sono più intensi: si crede, infatti, che la città sia preda del demonio. Il ritrovamento dei resti di un rito satanico ha impaurito i cittadini e reso furioso il duca Vincenzo Gonzaga.
Al capitano di giustizia Biagio dell’Orso, per niente incline alle superstizioni, l’incarico di trovare chi ha dato inizio a tutto questo e perché. Gli indizi lo porteranno prima a Cremona, dove qualcuno ha acquistato un libro di magia nera, poi a Torino, all’inseguimento di un conte. Ma allontanarsi da Mantova, stavolta, per Biagio è più difficile: Rosa è appena arrivata in città, un pittore l’ha scelta come modella per un misterioso dipinto per un altrettanto misterioso committente. Da Mantova parte anche una delegazione con a capo il vescovo di Mantova, Francesco Gonzaga, e l’arcivescovo di Firenze, Alessandro de’ Medici. Sono diretti a Parigi, ma lo scopo della loro missione è avvolto dal mistero, così come lo scrigno che il Medici tiene gelosamente tra le mani al momento della partenza.
Un capitolo importante della saga gonzaghesca, in cui si fondono passioni e intrighi, alleanze e tradimenti.
Il respiro di una grande epoca storica, le splendide corti d’Europa, Mantova in primis, fra arte, intrighi, forza e passioni. Atmosfere capaci di far vibrare l’anima del lettore.
Al capitano di giustizia Biagio dell’Orso, per niente incline alle superstizioni, l’incarico di trovare chi ha dato inizio a tutto questo e perché. Gli indizi lo porteranno prima a Cremona, dove qualcuno ha acquistato un libro di magia nera, poi a Torino, all’inseguimento di un conte. Ma allontanarsi da Mantova, stavolta, per Biagio è più difficile: Rosa è appena arrivata in città, un pittore l’ha scelta come modella per un misterioso dipinto per un altrettanto misterioso committente. Da Mantova parte anche una delegazione con a capo il vescovo di Mantova, Francesco Gonzaga, e l’arcivescovo di Firenze, Alessandro de’ Medici. Sono diretti a Parigi, ma lo scopo della loro missione è avvolto dal mistero, così come lo scrigno che il Medici tiene gelosamente tra le mani al momento della partenza.
Un capitolo importante della saga gonzaghesca, in cui si fondono passioni e intrighi, alleanze e tradimenti.
Il respiro di una grande epoca storica, le splendide corti d’Europa, Mantova in primis, fra arte, intrighi, forza e passioni. Atmosfere capaci di far vibrare l’anima del lettore.
Fino a un po' di tempo fa snobbavo i romanzi storici, non mi attiravano, a parte quelli ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale. Nell'ultimo periodo però, forse grazie anche alla maggiore diffusione di tali romanzi, ho iniziato a leggerli e ad appassionarmi. Scrittura & Scritture pubblica romanzi storici e la saga dedicata ai Gonzaga è davvero bella ed appassionante. Oggi vi parlo del terzo libro, Il sigillo di Enrico IV ambientato a Mantova nel periodo di Pasqua del 1596. Precisamente siamo alla corte dei Gonzaga con Vincenzo Gonzaga II e il capitano di giustizia Biagio dell'Orso. Questa volta Biagio deve indagare sul ritrovamento di alcuni resti frutto di un rito satanico. Fin da subito per il capitano di giustizia le indagini non sono facili, dovrà risolvere anche il mistero di alcune sparizioni, quello della vendita di un libro di magia nera e per fare questo dovrà spostarsi più volte, da Mantova a Cremona, a Torino e in Francia.
Per Biagio questa volta partire è ancora più difficile dato che la sua amata Rosa ha deciso di raggiungerlo a Mantova da Venezia. Il loro è un amore reso difficile dalla lontananza: Rosa non vuole lasciare la sua locanda veneziana e Biagio non se la sente di lasciare il suo lavoro alla corte dei Gonzaga. I due però si amano alla follia e ad ogni incontro sono scintille.
Il sigillo di Enrico IV è senz'altro un romanzo appassionante, una storia avvincente che tiene il lettore incollato alle pagine. La ricostruzione storica è magistrale, dettagliata. La Silvestrin sa descrivere molto bene i paesaggi, l'architettura, il vestiario, usi e costumi dell'epoca. Devo anche sottolineare la grande capacità dell'autrice di tratteggiare i personaggi in base alla mentalità del periodo storico. Possiamo anche vedere chiaramente quale era il ruolo delle donne, sia di quelle che vivevano a corte, sia di quelle che non avevano questa fortuna.
Chi ama i romanzi storici non può perdersi questa saga!
L'AUTRICE
Tiziana Silvestrin vive e lavora a Mantova. Entrata a far parte di una compagnia di teatro amatoriale, inizia a scrivere commedie. Alla passione per la recitazione e per la lettura, si aggiunge la curiosità per la storia. Quando, con un racconto, vince un premio letterario, le viene il sospetto che forse può mettere a frutto le sue ricerche per scrivere gialli storici. Così, mescolando fantasia, storia, personaggi reali e non, ha scritto I leoni d’Europa (2009) e Le righe nere della vendetta (2011), e Un sicario alla corte dei Gonzaga (2014). Tutti pubblicati da Scrittura & Scritture.
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