RUBRICA: Un libro per riflettere

 Buon pomeriggio, torna l'appuntamento con la rubrica Un libro per riflettere in collaborazione con la Dott.ssa Ada Piacentini. Questa volta vi parliamo di Disturbo di identità di genere. Per affrontare l'argomento molto delicato ho scelto The Danish Girl.

The Danish Girl, Giunti, David Ebershoff


Autore: David Ebershoff

Editore: Giunti

Pagine: 368

Genere: Romanzo

Data di pubblicazione: 10 febbraio 2016


Giovani e talentuosi, Einar Wegener e sua moglie Greta vivono nella romantica Copenaghen di inizio Novecento, accomunati dalla passione per l'arte: paesaggista lui, ritrattista molto richiesta lei. Finché un giorno Greta, per completare un ritratto, chiede al marito riluttante di posare in abiti femminili. A poco a poco, l'ipnotico pennello di Greta, animata da un'improvvisa ispirazione, e il morbido contatto della stoffa sulla pelle di Einar, lo sospingono in un mondo sconosciuto, mettendo in moto un cambiamento che nessuno dei due avrebbe mai potuto sospettare. Quel giorno il giovane scopre che la sua anima è divisa in due: da una parte Einar, l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere. E Einar si trova di fronte a una scelta radicale: decidere quale delle due sacrificare...


Credo che questa storia la conosciate un po' tutti tra chi ha letto il libro e/o visto il film. The Danish girl è un libro profondo, toccante, delicato, che ti si appiccica alla pelle, al cuore. Non si può rimanere indifferenti alla storia di Einar, il malinconico pittore che vive nel continuo presentimento che qualcosa in lui non vada bene. Quando la moglie Greta lo fa posare per un suo quadro vestito da donna, Einar si sente vivo, sente suoi quei panni e sente il bisogno di vestirli nuovamente. Lentamente, grazie all'aiuto e all'enorme sensibilità della moglie, dal corpo di Einar inizia ad emergere Lili. La giovane sgomita per uscire, reclama il suo spazio, vuole vivere, così prende sempre più posto nella vita di Einar. 

"Dentro provava una strana sensazione, come se avesse l'anima intrappolata in una gabbia di ferro: il cuore gli batteva forte, Lili gli si agitava dentro, ridestandosi, scuotendosi, sfregandosi con il fianco contro le sbarre del suo corpo"

Greta ama profondamente Einar, ama la sua anima e desidera vederlo felice così lo aiuta nella sua trasformazione in donna. Iniziano così gli interventi lunghi e dolorosi ma pieni di aspettativa. Dalle ceneri di Einar nasce così Lili Elbe, una ragazza che desidera vivere come tale, che vuole amare ed essere amata.
Nel periodo storico in cui visse Einar, prima parte del '900, non era così facile affrontare certi argomenti, trovare dottori che non ti dichiarassero schizofrenico. Il concetto di transessualismo risale al 1949, quando D.O. Cauldwell enucleò, senza attribuirvi connotazioni psichiatriche, un quadro clinico particolare, nell'ambito delle ''disforie di genere'', già note ai sessuologi e agli psicologi.
Nel disturbo dell’identità di genere la persona si identifica in modo intenso e costante col sesso opposto e prova grande malessere per il proprio sesso biologico. Solitamente, l’esordio avviene in età infantile (transessualismo primario) e si manifesta con disgusto per i propri caratteri sessuali distintivi, con l’assunzione di ruoli e atteggiamenti tipici del sesso opposto e con il rifiuto della propria mascolinità o femminilità. Il disturbo può avere anche un esordio in età adulta e in tal caso si parla di transessualismo secondario.
La storia di Einar e Lili è liberamente ispirata a quella di Lili Elbe realmente esistita. La sua storia è stata pubblicata dopo la sua morte da Ernst Ludwig Harthern-Jacobson che ha raccontato la sua storia di vita partendo dai suoi diari personali in conformità con le sue ultime volontà. Il libro "Man into Woman" è stato pubblicato nel 1933, ed è stato uno dei primi libri sulla storia di una persona transgender, e rimane importante per la storia della sessualità e dell'identità di genere. 
Credo l'autore sia stato molto bravo e delicato nello scrivere questo libro, ha rispettato i suo personaggi e chiunque vive sulla propria pelle questo disturbo. La storia di Lili deve servire da esempio a coloro che sentono il bisogno di intraprendere il percorso di cambio sesso ma anche a tutti coloro che non hanno il coraggio di essere se stessi. Tutti siamo unici e speciali, non facciamoci influenzare dal giudizio altrui!

⭐⭐⭐⭐⭐

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