REVIEW PARTY: Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie di Lord Dunsany
Buongiorno, oggi il blog ha il piacere di partecipare al Review Party di Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie di Lord Dunsany, edito Mondadori che ringrazio di cuore per avermi dato la possibilità di leggerlo. Ringrazio anche Cinderella Nia per l'organizzazione dell'evento.
Autore: Lord Dunsany
Editore: Mondadori
Pagine: 648
Data di pubblicazione: 30 giugno 2020
Genere: Fantasy
Il libro delle meraviglie
Demoni, uomini e dei
La figlia del re degli elfi
La maledizione della veggente
Due romanzi e due raccolte di racconti “oltre il bordo del mondo”.
L’immaginazione esotica e la prosa cristallina di un grandissimo autore della letteratura fantastica.
Demoni, uomini e dei
La figlia del re degli elfi
La maledizione della veggente
Due romanzi e due raccolte di racconti “oltre il bordo del mondo”.
L’immaginazione esotica e la prosa cristallina di un grandissimo autore della letteratura fantastica.
Penso sia doveroso iniziare fornendovi qualche informazione su Lord Dunsany. Il suo nome completo è Edward John Moreton Drax Plunkett, XVIII barone Dunsany (Dublino 1878 – 1957) ed è stato uno scrittore e drammaturgo, celebre per le sue opere fantastiche e dell’orrore pubblicate con il nome di Lord Dunsany. Di temperamento irrequieto, ha trascorso gran parte della sua esistenza
in India, in Egitto, in America; durante la guerra è stato capitano nel
corpo dei Royal Enniskilling Fusiliers. Come scrittore è il più
fantasioso di tutto il teatro irlandese contemporaneo. Dunsany è considerato, dopo William Morris, il primo autore all’inizio del novecento, ad aver ripreso e perpetuato la tradizione dell’avventura fantastica racchiusa in un mondo immaginario. Ottenne la fama con i suoi racconti brevi, i suoi romanzi, le sue opere teatrali e le sue poesie. I suoi più importanti racconti brevi furono pubblicati in antologie tra il 1905 e il 1919. Buona parte dei suoi romanzi, almeno fino agli anni ‘20, è caratterizzata dal sogno. Le ambientazioni sono oniriche, i personaggi sono surreali e a volte il racconto è basato sugli eventi rimandati dall’inconscio degli stessi protagonisti.
Dunsany ha lasciato una straordinaria schiera di re e principesse, guerrieri e demoni, contenuta in più di 150 racconti: The Gods of Pegãna (1905), La spada di Welleran (1908), A Dreamer’s Tale (1910) Il libro delle meraviglie (1912) e tanti altri.
Dunsany ha lasciato una straordinaria schiera di re e principesse, guerrieri e demoni, contenuta in più di 150 racconti: The Gods of Pegãna (1905), La spada di Welleran (1908), A Dreamer’s Tale (1910) Il libro delle meraviglie (1912) e tanti altri.
Lord Dunsany fu uno dei più grandi idoli di Lovecraft. Molte delle storie di Lovecraft del suo primo decennio di pubblicazione mostrano la sua inconfondibile influenza. Lo stesso Lovecraft lo descrisse come «insuperabile nella magia di una
prosa cristallina e musicale e nella creazione di mondi sgargianti e
fantastici di iridescenti visioni esotiche».
Il libro, frutto del grande e strabiliante lavoro di Mondadori, contiene due romanzi (La Figlia del Re degli Elfi e La maledizione del veggente) e due raccolte di racconti (Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi).

Mi sono accinto a stendere i ricordi di un’Irlanda che sta rapidamente
scomparendo, in modo che qualcosa almeno ne rimanga, sia pure soltanto
su scaffali dove dormono libri di rado disturbati e dove la polvere si
deposita soffice col passare dei giorni e degli anni; di battute di
caccia che coinvolgevano
oltre duecento persone, cento delle quali in giacca rossa, mentre
oggi se ne possono vedere al massimo venti o trenta, e di giacche rosse forse cinque; e della vita di un gentiluomo irlandese nei suoi possedimenti. In una parola, mi sono proposto, approfittando dei miei momenti d’ozio, che qui sono assai frequenti, di fare quel poco che può compiere una penna errante su un foglio per fermare la fuga verso l’oblio di piaceri e attività che, un tempo, l’Irlanda conosceva in così gran copia. Ciò nei cui confronti l’oblio non eleva pretese, ciò che sopravvive nei resoconti storici
è pertanto irrilevante ai miei fini.
oltre duecento persone, cento delle quali in giacca rossa, mentre
oggi se ne possono vedere al massimo venti o trenta, e di giacche rosse forse cinque; e della vita di un gentiluomo irlandese nei suoi possedimenti. In una parola, mi sono proposto, approfittando dei miei momenti d’ozio, che qui sono assai frequenti, di fare quel poco che può compiere una penna errante su un foglio per fermare la fuga verso l’oblio di piaceri e attività che, un tempo, l’Irlanda conosceva in così gran copia. Ciò nei cui confronti l’oblio non eleva pretese, ciò che sopravvive nei resoconti storici
è pertanto irrilevante ai miei fini.
Protagonista di questo romanzo è Charles James Peridore che all'epoca dei fatti aveva sedici anni e viveva con il padre. E' lui che racconta in prima persona, ripensando al passato, di quando il padre è scomparso nel nulla dalla biblioteca di casa. Quattro uomini lo stavano cercando e lui, non si sa come, è sparito nel nulla.
Charles si chiede come abbia fatto e cosa vogliano quegli uomini dal padre. Nonostante la preoccupazione, il ragazzo si sente libero di fare ciò che vuole e fare ciò che ama, ossia andare a caccia. La maggior parte del romanzo è proprio incentrato sulle scene di caccia di Charles, con lui c'è spesso Marlin che vive vicino alla palude. La madre di Marlin è la veggente del romanzo.
Charles si chiede come abbia fatto e cosa vogliano quegli uomini dal padre. Nonostante la preoccupazione, il ragazzo si sente libero di fare ciò che vuole e fare ciò che ama, ossia andare a caccia. La maggior parte del romanzo è proprio incentrato sulle scene di caccia di Charles, con lui c'è spesso Marlin che vive vicino alla palude. La madre di Marlin è la veggente del romanzo.
Ho faticato un po' nella lettura perché lo stile di Dunsany l'ho trovato un po' pesante non essendo stato scritto recentemente. Inoltre le continue scene di caccia a lungo andare mi hanno un po' annoiata. Nonostante ciò credo che La maledizione della veggente sia interessante per quanto riguarda i temi trattati e lo stile utilizzato al tempo di Lord Dunsany. Ho apprezzato molto le descrizioni dei magnifici paesaggi d'Irlanda e il riferimento alla fede. Non posso non citare poi le meravigliose illustrazioni contenute in tutto il libro che occupano un'intera pagina.
⭐⭐⭐⭐5⭐
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