RUBRICA: Un libro per riflettere
Buon pomeriggio, torno oggi con l'appuntamento con la rubrica Un libro per riflettere in collaborazione con la dottoressa Ada Piacentini. Questa volta abbiamo deciso di parlare di Disturbo Borderline. Io ho scelto di portarvi una testimonianza, una piccola autobiografia di chi vive con questo diturbo.
Autrice: Cristina Ara
Pagine: 153
Data di pubblicazione: 21 aprile 2019
Genere: autobiografia
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Inizio con il dare una defizinione di Disturbo Bordeline di Personalità: Il Disturbo Borderline di Personalità è una psicopatologia che comporta serie problematiche, visto il discontrollo degli impulsi che implica, l’instabilità relazionale, la tendenza a idealizzare e svalutare le altre persone. Spesso si associa a sentimenti di rabbia intensi ed esplosivi, desideri di vendetta, paranoia, depressione anche grave.
Come si può ben capire è un disturbo con il quale è molto difficile convivere, soprattutto se non viene trattato adeguatamente.
La protagonista del libro racconta dei suoi ricoveri in psichiatria, racconta di quanto sia difficile affrontare il disturbo.
"Spesso faccio fatica a capire, a riconoscere un'emozione. Fosse solo questo il problema: spesso non riconosco il mio pensiero dalle possibilità di risposta che potrei dare a una domanda qualsiasi inerente a cose soggettive".
La ragazza racconta di come la sua vita sia fatta di periodi "no" e periodi "normali", di come nei periodi no suicidarsi diventa un pensiero fisso (la morte è il mio unico pensiero, costante ed imperativo), di come senta la necessità di rintanarsi nella sua camera, di stare sola, senza nulla da fare. Nei periodi positivi si sente più energica, vuole fare cose nuove, iniziare nuovi progetti, stare bene con la sua compagna, con l'ombra sempre presente del ritorno di un periodo no.
In particolare nella sua autobiografia Cristina parla dei suoi ricoveri, immagino quanto sia stato difficile per lei raccontare di come si sia sentita. Lì la sua necessità di stare da sola viene ostacolata dagli altri utenti della struttura. Non si ha intimità, non si può fare ciò che si vuole perché ci sono delle regole, degli orari da rispettare e delle terapie da seguire.
Come molti borderline la ragazza è dipendente da diverse cose: dipendente dal fumo, dai farmaci, dall'erba.
"Non ha senso niente e la voglia di stare da sola, isolata dal mondo, si fa sempre più forte. Gli attacchi d'ansia e di panico diventano troppi e troppo forti da sopportare, quindi l'abuso di farmaci e di erba sono l'unico antidoto che conosco a portata di mano"
Coloro che sono affetti da questo disturbo spesso sono dipendenti anche dal partner, sono apprensivi e preoccupati davanti a segnali ambivalenti
dell’altro e per questo possono risultare anche molto controllanti e
talvolta paranoici nella relazione.
Infine possono vivere
esperienze di forte rabbia quando l’altro si allontana o possono
respingerlo in anticipo con rabbia per evitare di essere poi
abbandonati.Cristina parla spesso della sua compagna in termini molto positivi, dalle sue parole si capisce come sia per lei fondamentale il suo aiuto, il suo sostegno e da come dipenda da essi.
La paziente è un libricino scritto in maniera semplice e diretta. La testimonianza dell'autrice credo sia importante per far capire quanto questo disturbo possa essere debilitante e quanto sia necessaria e fondamentale una terapia psicologica e farmacologica.
Consiglio la sua lettura a chi voglia farsi un'idea più chiara di questo disturbo non sempre molto conosciuto.
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