Blogtour Non sprecare il tempo, non sprecare l'amore: Come accettare e superare il dolore di una perdita.

Buongiorno, eccoci arrivati all'ultima tappa del blogtour in cui vi parlerò di perdita, come accettarla e superarla. Ringrazio Emanuela di Il mondo di sopra per avermi dato la possibilità di partecipare. Ringrazio di cuore Mondadori per averi dato l'occasione di leggere questo bellissimo romanzo e per la copia.



Come accettare e superare il dolore di una perdita?  
Bella domanda, vero? Peccato che la risposta non sia immediata, facile da dare. 
Per perdita si intendono varie cose: la perdita di una persona cara, la perdita di un qualcosa a cui eravamo affezionati, la perdita del nostro stile di vita, della nostra quotidianità. 
Ecco, ora provate solo ad immaginare cosa abbia significato per Edward, protagonista del libro, perdere tutto ciò. Perdere la propria famiglia, perdere la propria casa, la quotidianità, frequentare nuove persone, una scuola nuova. In pratica, essere sradicati completamente dalla vita precedente, senza un avviso, di punto in bianco. Un attimo sei in volo con la tua famiglia verso una nuova vita, e l'attimo dopo sei l'unico superstite di un incidente aereo. A dodici anni devi mettere insieme le tue ossa rotte, i frammenti della tua persona e i cocci di ciò che rimane della tua vita. 
Avete idea di cosa possa significare?
Edward dopo l'incidente aereo va a vivere con gli zii, che non sono i suoi genitori, ciò che aveva di vero lo ha perso, perso per sempre.
Tutti abbiamo avuto a che fare, nel corso della vita, con una o più perdite, con l'accettazione e l'elaborazione del lutto. Ognuno ha affrontato il problema con le proprie risorse psicologiche. C'è chi magari, ha avuto la necessità come Edward di affidarsi alle cure di uno specialista.
Il primo passo nell'elaborazione del lutto è sicuramente quello dell'accettazione perché purtroppo è un evento che fa parte della vita, del processo di crescita personale, sfuggirgli non è mai la soluzione.
Quando perdiamo una persona cara, un genitore, un figlio, siamo spesso portati a chiuderci in noi stessi, nel nostro dolore, a convogliare tutte le nostre energie ed attenzioni sul ricordo della persona persa, sul dolore che ci attanaglia. Le emozioni che proviamo sono tante: tristezza, rabbia, paura. Ci ritroviamo in un'altalena di emozioni che ci destabilizza.
Il percorso di elaborazione, purtroppo, non è lineare. Può capitare di credere di essere guariti, di aver superato il momento critico per poi ricadere nell'angoscia e nella tristezza. Tutto ciò fa parte del processo, è assolutamente normale avere delle ricadute.
E' importante sottolineare che non tutti affrontano il dolore allo stesso modo. Capita di vedere persone che non piangono, che sembrano essere indifferenti alla perdita subita. Niente di più sbagliato perché non tutti siamo uguali, non tutti abbiamo gli stessi tempi. Soprattutto bambini e ragazzi (pensate al piccolo Edward) spesso non hanno le risorse necessarie per affrontare ed elaborare il lutto, processo che verrà affrontato e risolto una volta cresciuti.
Una lezione importante che ci insegna il lutto è proprio quella di imparare che il lutto, purtroppo, è inevitabile nel processo di vita. Dopo aver subito una perdita può capitare di chiudersi in se stessi per evitare altre perdite, finendo così per farsi soppraffare dal dolore. Pensate a chi non vuole più una relazione sentimentale dopo la morte del partner o dopo una separazione. Accade a volte che si preferisce stare soli piuttosto che cercare di nuovo la felicità per la paura di perderla di nuovo.
Un ulteriore passo importante in questo processo è quello di non evitare il dolore, ma di accoglierlo, di passarci attraverso. Per quanto difficile sia, per quanto possa essere destabilizzante e straziante è un passo fondamentale e necessario.
Quali possono essere le conseguenze di un lutto non elaborato?
Se il processo del lutto non avviene come dovrebbe, la perdita non viene superata e finisce per tornare a galla quando meno ce lo aspettiamo. Purtroppo tutti i lutti hanno un prezzo da pagare che è quello del lavoro psichico necessario alla sua elaborazione. Se non si paga tale prezzo lo si sconterà in altri modi sviluppando disturbi psicologici, problemi comportamentali, sintomi fisici e difficoltà relazionali. Può anche accadere che questo prezzo lo paghi qualcun'altro, come nel caso dei lutti spostati, scaricati cioè su altre persone generando così conflitti irrisolvibili. Un esempio? Quando a un partner o ad un figlio viene implicitamente chiesto di prendere il posto della persona deceduta. 
Infine vediamo, come aiutare una persona in lutto o come possiamo farci aiutare? Un'arma fondamentale è l'ascolto, un ascolto attivo che faccia capire che lo comprendiamo, che siamo lì per lui. 
Se non si riesce a superare il dolore, ad elaborare il lutto da soli ricordiamoci che ci sono dei professionisti pronti ad aiutarci. La psicoterapia può essere un valido strumento. Il terapeuta può aiutare a riconoscere le emozioni, a viverle, a trovare nuove modalità di vita anche senza la persona defunta.

Spero che questa mia tappa sia stata per voi interessante e magari utile. Questo blogtour è stato per me un bellissimo cammino insieme alle mie compagne di avventura.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo 😉

Commenti

  1. Trovo sia davvero difficile accettare una perdita, di qualunque tipo essa sia... È una delle cose più brutte

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

IL CORRIDORE di Maurizio Foddai

UNA SPECIE DI SCINTILLA di Elle McNicoll

REVIEW TOUR: Miss Marple: i delitti deliziosi di Agatha Christie.