#71 La Rosa dei Venti -1- Le Gocce di Lazhull di Mirko Hilbrat
Buongiorno lettori, oggi recensisco La Rosa dei Venti -1- Le Gocce di Lazhull di Mirko Hilbrat edito Youcanprint.

Autore: Mirko Hilbrat
Editore: Youcanprint
Pagine: 521
Data di pubblicazione: 1 luglio 2019
Genere: fantasy
La Legione dell'Ovest si muove alla continua ricerca delle Gocce di Lazhull, lasciando dietro di sé una sanguinosa scia di morte. Kruna, il Regno della Notte Eterna, viene assediato con l'intento di recuperare una delle magiche pietre. Intanto nel Reame d'Ametista si svolge il Cerberus, un triennale evento atto a celebrare l'alleanza dei regni più importanti delle terre del Grimorio: Alexandria, Nazela e Reghanor. Rion viene scelto come candidato per l'imminente sfida e, mentre resta coinvolto nel vortice degli eventi che lo circonda, nel cuore del ragazzo s'insinuano una dopo l'altra innumerevoli domande prive di risposta: Chi era prima di arrivare ad Alexandria? Chi tentò di ucciderlo lasciandogli un'indelebile cicatrice sulla schiena? Chi è la misteriosa figura in nero che incontra nei suoi sogni? L'intricato mosaico che compone La Rosa dei Venti si plasma in un antico e misterioso passato, attraverso lo Stigma di un mondo, Zaurel, e di tutti coloro che vi sono legati.
Chi ha imparato a conoscermi in questo anno di blog sa che non leggo spesso fantasy, anzi prima dell'apertura del blog non ne avevo mai letti. Però credo che nella vita bisogna osare e piano piano mi sono avvicinata a questo genere letterario. Quando mi è stato proposto da Scrittura a tutto tondo di leggere e recensire il libro ero titubante, un fantasy? Di oltre 500 pagine? Come potete immaginare ho deciso di accettare la sfida!
La mole del libro mi ha sicuramente intimorita ma la trama mi ha incuriosita al punto di iniziare la lettura in modo positivo. La trama intricata, i numerosi personaggi e il cambio frequente di ambientazione mi hanno confusa per buona parte del libro, ho faticato ad ingranare. Con il proseguire della lettura ho imparato a conoscere i vari personaggi, alcuni più di altri, e le varie città di Zaurel. Mi sono affezionata al giovane Rion, alla bella e coraggiosa Syria, a Diamanda e suo padre Zyon. Rion, protagonista, è un ragazzo buono, che ha una profonda cicatrice di cui non conosce la provenienza perché non ha ricordi del suo passato. Per lui non è facile accettare la mancanza di ricordi ma gli amici e la sua nuova vita lo incoraggiano ad andare avanti e vedere il suo futuro in modo positivo. Tra lui e la principessa Syria nasce un'intesa che cresce lentamente e che fa appassionare il lettore.
Ogni personaggio piano, piano si fa conoscere e apprezzare per le sue qualità. I personaggi del libro sono veramente tanti e hanno varie origini: ci sono elfi, orchi, goblin, mannari, umani, creature volanti, bestie mostruose e anche vampiri. Questa grande varietà di personaggi non mi ha convinta completamente perché, a mio parere, tende un po' a confondere. Devo però rendere merito all'autore per le descrizioni minuziose che fa di ogni personaggio e della sua origine, in questo modo è più facile per il lettore distinguerli e rappresentarseli mentalmente.
"Il ragazzo si trovava a suo agio in Accademia, e la vita imprevedibile del soldato non gli permetteva di annoiarsi; più era indaffarato, maggiori erano le possibilità che i pensieri sul suo passato sconosciuto si allontanassero da lui.
In poco più di tredici mesi aveva imparato molte cose interessanti e si era circondato di persone alle quali si era affezionato. Come soldato d'Ametista aveva trovato un ruolo nel mondo: chiunque fosse stato prima di allora era scomparso per sempre, insieme ai suoi ricordi".
Ogni personaggio piano, piano si fa conoscere e apprezzare per le sue qualità. I personaggi del libro sono veramente tanti e hanno varie origini: ci sono elfi, orchi, goblin, mannari, umani, creature volanti, bestie mostruose e anche vampiri. Questa grande varietà di personaggi non mi ha convinta completamente perché, a mio parere, tende un po' a confondere. Devo però rendere merito all'autore per le descrizioni minuziose che fa di ogni personaggio e della sua origine, in questo modo è più facile per il lettore distinguerli e rappresentarseli mentalmente.
Un altro merito dell'autore è la sua capacità di creare una trama articolata, ricca di avvenimenti, di lotte all'ultimo sangue e di scene adrenaliniche. Con Hilbrat non ci si annoia mai! La narrazione è veloce, a volte forse troppo, non si perde di certo in dettagli superflui.
Nel complesso La Rosa dei Venti lo considero un buon fantasy, una buona base di partenza per i volumi successivi. Sono curiosa di sapere cosa accadrà in futuro e spero che i miei dubbi e le mie incertezze su questo primo libro si possano dissolvere con il continuo della saga.
🌟🌟🌟 1/2
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